Suvereto

Suvereto

Suvereto, considerato uno dei borghi più belli d’Italia, si trova tra le colline e il mare splendente della Costa degli Etruschi.

Immerso nella verde val di Cornia, il paese è un vero scrigno: le sue mura custodiscono tesori fatti da caratteristiche stradine medievali, case in pietra, palazzi storici e chiese evocative.

Tutt’intorno sterminati boschi di castagne, querce e, ovviamente, sugheri, da cui il nome della località.

Immerso tra i profumi della macchia mediterranea, Suvereto è un borgo ricco di arte e di storia, che si distingue per le sue piacevoli viste e la sua conservata anima di luogo tranquillo e di riposo.

Grazie alla fiorente campagna che lo circonda, le aziende agricole producono un meraviglioso olio e un vino così caratteristico da aver ottenuto la denominazione DOCG. Da queste colline passa infatti anche la Strada del Vino, un percorso che permette di conoscere, tappa per tappa, i luoghi in cui questa bevanda acquisisce tutte le sue formidabili note. Così legato alla terra e alla tradizione, Suvereto è stato il paese di mestieri che oggi sono perle rare: qui lavoravano fabbri, sugherai, falegnami, carbonai e impagliatori. Alcuni abili artigiani, fortunatamente, sopravvivono fieri e costellano il borgo di tipiche botteghe.

A sorvegliare questo gioiello, alta, fuori dalle mura, sopra la collina, sta la Rocca Aldobrandesca, a ricordare l’antico insediamento medievale. Protetti dalla cinta, si trovano interessanti siti storici, come la chiesa romanica di San Giusto, la prima che cattura lo sguardo all’arrivo in paese e che è affiancata da un museo che conserva quadri, paramenti e statue. Un altro dipinto meritevole si trova invece nella Chiesa della Madonna di Sopra la Porta, un edificio del Settecento che oggi possiamo ammirare grazie al volere degli abitanti. Sopravvissuti a un forte nubifragio, vollero infatti ringraziare la divinità con una costruzione dedicata. Tra le strutture religiose, spicca, su un poggio, anche il convento di San Francesco con il suo chiostro, un’opera del Duecento in cui oggi è possibile assistere a concerti e spettacoli.

Sempre in città, incuriosisce il Museo della bambola, un vero e proprio museo della storia del gioco, con una nutrita collezione che attraversa gli anni e i costumi.

In questa zona anche la natura è protagonista, come dimostra il Parco Naturale di Montioni, un’area di circa 7000 ettari in cui, tra macchia mediterranea e fitte querce, vivono cinghiali, caprioli, daini e istrici. I resti delle cave di allume testimoniano che persino Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone, intuì le potenzialità di un territorio così ricco.